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L’installazione di nuovi infissi, porte e finestre, passa necessariamente anche attraverso una caratteristica molto importante: la loro sicurezza. Uno degli aspetti più ricercati è infatti quello di risultare difficilmente manomettibili da ladri o malintenzionati che vogliano forzare una entrata della casa.
Quali sono i fattori di rischio?
Consideriamo che, secondo dati ufficiali, l’85% delle effrazioni che avvengono in un appartamento sono effettuate su finestre e porte finestre. Da questo dato si deduce che la classica porta o portone blindato sono raramente attaccati. Gli altri infissi invece convogliano la maggior parte delle attenzioni e quindi vanno protetti in modo più efficace.
L’esposizione degli infissi è una delle principali caratteristiche da tenere sott’occhio. Una finestra o una porta finestra che danno sul retro, un giardino o una strada poco trafficata devono necessariamente essere molto protette e resistenti. Al contrario, quelle che affacciano sulle strade principali sono più controllate e quindi meno attaccate. I ladri scelgono solitamente posti poco illuminati e frequentati per tentare l’effrazione. A nostro avviso è quindi obbligatorio installare infissi di alta qualità in caso si trovino in una posizione sfavorevole.
Il tempo gioca un altro importante fattore: più tempo qualcuno ha a disposizione per scardinare una finestra, maggiori saranno le probabilità di una sua riuscita. Un infisso di alta qualità è progettato per resistere nel tempo e far desistere eventuali malintenzionati. Grazie a materiali di pregio e caratteristiche superiori di costruzione porte e finestre certificate possono fare la differenza.
Le classi di sicurezza
Esistono specifiche norme europee che regolano la classificazione della sicurezza degli infissi in vendita. Mediante test approfonditi e prove, organismi certificati terzi dichiarano la classe di sicurezza di tutte le porte e finestre in commercio.
Questo standard si chiama “classe di sicurezza” ed è un valore numerico trovato calcolando l’influenza di tre distinti elementi. Il primo riguarda il tipo di strumenti utilizzati, la loro quantità e il tempo a disposizione. La normativa a cui fa riferimento questo valore è la Uni EN 1627 e prevede sei classificazioni numeriche da 1 a 6. La loro denominazione è chiamata RC, ovvero “Resistance Class”.
Le prime due sono adatte ad abitazioni civili. la RC1 riesce a resistere per circa trenta secondi a una effrazione semplice, mentre la RC2 arriva fino a 15 minuti. Quest’ultima prevede l’installazione di vetri di sicurezza ad alto grado di resistenza. Le successive classificazioni sono destinate a fabbricati come negozi e banche, con altre caratteristiche di resistenza.
Quali caratteristiche rendono un infisso più sicuro?
Per prima cosa c’è da considerare il vetro con il quale è costruito l’infisso. Il vetro di un dispositivo RC2 è realizzato con un criterio P4A (resiste a una sfera d’acciaio di circa 4Kg che cade da 9 metri di altezza), mentre un RC1 è facilmente infrangibile.
Le maniglie sono molto importanti e la loro struttura e composizione deve necessariamente resistere a una trazione con utensili da scasso e a una eventuale forza esterna. Il numero dei punti di chiusura di un infisso è inoltre fondamentale. Più alto è il loro numero maggiore è la resistenza nel tempo contro una eventuale rottura provocata da attrezzi da scasso.
L’installazione di porte e finestre di categoria superiore potrebbe avere un costo finale più alto rispetto a prodotti simili ma senza certificazione En 1627. Tuttavia, crediamo che un investimento iniziale più alto può sicuramente proteggere meglio quello che più di caro ognuno di noi ha: la casa e tutto ciò che c’è al suo interno.